Confronto costi riscaldamento: quanto costa riscaldare casa con le varie tecnologie ?

Confronto costi riscaldamento (PREZZI 2021):
– meglio il pellet, o la pompa di calore (PDC) ?
– la legna o il pellet ?
– caldaia a metano o caldaia a biomassa ?
Abbiamo deciso di fare un pò di chiarezza con un confronto costi riscaldamento: le tabelle seguenti semplificano l’argomento e fanno capire in modo immediato quanto costa produrre 1 kWh di energia termica.
L’unico modo infatti per confrontare le varie tecnologie ed i vari combustibili è quello di riferirsi ad un unità termica base, ovvero il kWh (termico): ogni combustibile genera calore e questo calore ha un costo. I nostri calcoli consentono di porre sullo stesso diagramma i principali combustibili utilizzati per il riscaldamento invernale.

La tabella seguente (clicca sulla tabella per ingrandire) è valida per riscaldamento su PAVIMENTO RADIANTE:
    

Dal grafico appare chiaro che continuare a scaldarsi con una vecchia caldaia a GPL o peggio ancora a GASOLIO equivale a buttare via i propri soldi (oltre ad inquinare parecchio nel caso del gasolio).
Poco cambia se parliamo di nuova caldaia a condensazione GPL o GASOLIO perchè l’aumento di rendimento non riesce ad abbattere in modo significativo il costo del kWh.
Passando al METANO, una nuova caldaia a condensazione genera un risparmio di oltre il 40% rispetto ad una vecchia caldaia a GPL, addirittura dimezza la spesa se il confronto è con una vecchia caldaia a gasolio.
Con il PELLET si configura un ulteriore 25% di risparmio rispetto al metano.
Passando alla POMPA DI CALORE elettrica (PDC), il risparmio rispetto al metano è di circa il 30% (sale al 60% rispetto al GPL ed al 65% rispetto al Gasolio).
E’ significativo il fatto che utilizzare una pompa di calore abbia lo stesso costo di gestione del pellet, senza però la manutenzione ed il lavoro di approvvigionamento, caricamento e pulizia del pellet.
Quindi una pompa di calore elettrica (SENZA FOTOVOLTAICO) se lavora su un pavimento radiante è più conveniente del Pellet e del Metano (e molto, molto, molto più conveniente del GPL o del GASOLIO).
Se si passa ad una caldaia a legna, si configura un ulteriore risparmio di circa il 50% rispetto alla pompa di calore elettrica (senza fotovoltaico).
Ma quando si parla di legna, bisognerebbe valorizzare anche tutto il lavoro che c’è dietro: reperire legna secca di qualità, stoccarla, trasportarla alla caldaia, riempire la caldaia ogni giorno, rimuovere le ceneri, fare la manutenzione, etc.
Quanto vale tutto questo lavoro, in Euro ? Solo così si può fare un confronto con una pompa di calore elettrica.
Inoltre la pompa di calore è programmabile e lavora h24 se necessario per tutto l’inverno, mentre la caldaia a legna no (o comunque per renderla programmabile e capace di lavorare ad esempio per le due settimane che una famiglia va in vacanza durante l’inverno, necessita di un extra costo di installazione notevole).
L’unico modo per risparmiare ancora di più di una caldaia a legna è utilizzare una pompa di calore abbinata ad un impianto fotovoltaico ben dimensionato (PDC + FV) per generare energia elettrica oltre che per i consumi domestici, anche per quelli di riscaldamento ed acs.
In questo caso, il risparmio è di circa il 35% rispetto alla legna (siamo all’80% di risparmio rispetto al metano, del 89% rispetto al GPL e 91% rispetto al Gasolio).
Certo, se la legna si reperisce gratis, allora non c’è paragone: cosa c’è di più economico del “gratuito” ?
Nel grafico manca il costo per il RISCALDAMENTO ELETTRICO SEMPLICE (stufette elettriche, radiatori elettrici, pavimenti elettrici, etc.): questa tecnologia a buon mercato sfrutta il fenomeno fisico detto “Effetto Joule” ovvero la capacità di un conduttore di generare calore grazie al passaggio di corrente elettrica. Questo fenomeno ha un rendimento di circa 1, potremmo forzare la spiegazione è scrivere COP = 1 per capire meglio la differenza con una pompa di calore che può arrivare a COP = 5 ! .
Pertanto il costo di un riscaldamento elettrico semplice è proprio il costo di acquisto del kWh di energia elettrica: mediamente 0,23 €/kWh per utenza domestica. Dal grafico quindi si evince che scaldarsi solo in elettrico con effetto Joule è peggio che scaldarsi con una vecchia caldaia a gasolio ! Il discorso cambia solo se si abbina un impianto fotovoltaico ben dimensionato: in questo caso il costo del kWh termico si abbatte del 70% e scende a 0,07 €/kWh (praticamente come scaldarsi a Pellet oppure scaldarsi con una pompa di calore senza fotovoltaico). Il punto debole del sistema elettrico semplice (stufette elettriche, radiatori elettrici, etc.) è che se la casa non è ben coibentata, l’assorbimento di energia dalla rete elettrica diventa insostenibile. Una casa da 100 m2 in classe G con 20 kW di carico termico, avrebbe bisogno di una fornitura in prelievo trifase da oltre 20 kW
Questi semplici numeri, fanno capire le motivazioni della rapida crescita dei sistemi elettrici  con pompa di calore rispetto a quelli a gas (metano, GPL).
Per questo è stato sviluppato il protocollo CASA GAS FREE con la relativa certificazione, ovvero per garantire al cliente la certezza di avere lo stesso comfort in riscaldamento rispetto ad una classica caldaia a combustibile fossile.
Maggiori informazioni sulla certificazione CASA GAS FREE: clicca qui

Tabella di confronto costi di riscaldamento

Confronto costi di riscaldamento: quanto costa scaldarsi ?

La seguente tabella (clicca sulla tabella per ingrandire) invece riporta gli stessi calcoli ma con riscaldamento su RADIATORI:
   

Come è facile notare, data la maggiore temperatura di lavoro dei radiatori rispetto al pavimento radiante, l’utilizzo della pompa di calore è leggermente più costoso rispetto al pellet (circa il 20% in più).
Rispetto al metano però si risparmia ancora oltre il 25% annuo (fatto salvo, ovviamente, il rispetto di tutte le condizioni basilari per il corretto funzionamento della pompa di calore su radiatori, che abbiamo riassunto qui CLICCA)
Non c’è paragone se si abbina un impianto fotovoltaico: -65% rispetto al pellet e -77% rispetto al metano.
Se ci si alimenta a GPL o GASOLIO, non passare alla pompa di calore è autolesionismo: -84% rispetto al GPL e -87% rispetto al GASOLIO (si rientra dall’investimento mediamente in meno di 3 anni).

Riassumendo, per un classico impianto di riscaldamento con radiatori:
POMPA DI CALORE (senza fotovoltaico): -50% rispetto al GPL e –57% rispetto al GASOLIO
POMPA DI CALORE con FOTOVOLTAICO: -84% rispetto al GPL e – 87% rispetto al GASOLIO
Grazie alle detrazioni fiscali (-65%) oppure al Conto Termico, è possibile rientrare dall’investimento in circa 3 anni.

Restano da analizzare tutte le soluzioni di riscaldamento quali stufe, camini ed altri sistemi che lavorano direttamente sull’aria (senza caldaia quindi):
La seguente tabella (clicca sulla tabella per ingrandire) sintetizza i principali sistemi ed il relativo costo di produzione del kWh termico:

Diventa un pò complesso confrontare le tre tabelle in questo articolo, ma chi vuole approfondire il discorso, può contattarci mezzo mail o telefonicamente e saremo lieti di valutare assieme il sistema di riscaldamento migliore caso per caso.
Per chi vuole velocizzare l’analisi per capire se può riscaldare casa senza gas, suggeriamo di compilare il form cliccando sull’immagine del logo CASA GAS FREE seguente:

ing. Simone Scotto di Carlo
Direzione Tecnica IS ENERGY Srl