Scambio sul posto a rischio: la nuova delibera ARERA cambia le regole
Il 5 novembre 2024 l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha rilasciato la delibera 457/2024 che disciplina lo stop allo scambio sul posto nel fotovoltaico per chi già usufruisce di questa opportunità da almeno 15 anni.
La Convenzione di Scambio sul Posto è un meccanismo di valorizzazione dell’energia immessa da chi produce energia solare fotovoltaica. Questa prevede che l’energia prodotta in eccesso (maggiormente in estate) venga compensata con quella prelevata (principalmente in inverno), ottenendo così un risparmio in bolletta tramite bonifici che eroga il Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Lo stop allo Scambio sul Posto sarebbe dovuto entrare in vigore già nel 2022 a favore di altri incentivi, ma in tutti questi anni il Gestore dei Servizi Energetici non ha mai rilasciato alcuna novità in assenza di decreti attuativi da parte del Governo.
Se, quindi, non ci saranno nuovi decreti legge, anche per il 2025, in teoria, le persone che decideranno di beneficiare di nuovi sistemi energetici potranno usufruire dell’incentivazione di scambio sul posto.
Ma c’è una novità: con la delibera “Disposizioni per una fine graduale del regime di scambio sul posto” del 5 novembre, ARERA ha stabilito che per chi ne beneficia da almeno 15 anni, a partire dal primo Gennaio 2025 la Convenzione di Scambio sul Posto non sarà rinnovata. Questo significa che chi rispetta tale requisito e ha usufruito fino ad ora dell’incentivo – in Italia sono più di 67.000 su 1.100.000 impianti fotovoltaici totali – dovrà passare ad un nuovo tipo di contratto.
Per questi impianti, non sarà neppure possibile utilizzare i “crediti di energia accumulati”, e se non c’è un altro tipo di contratto attivo, il GSE attiverà automaticamente la convenzione di “ritiro dedicato” – la vendita di energia di cui già usufruiscono i possessori di impianti fotovoltaici che non hanno beneficiato dello scambio sul posto finora.
La delibera inoltre riferisce che il GSE stilerà un piano di comunicazione per la cessazione graduale rivolto ai titolari di sistemi energetici fotovoltaici, ma anche ai produttori responsabili dell’incentivo che fino ad ora hanno beneficiato dello scambio sul posto.
Nel testo, infine, si legge di “rimandare a un successivo provvedimento il completamento, in conformità alle previsioni dell’articolo 4-ter, comm. 4 e 5, del decreto-legge 181/23, della disciplina in materia di graduale superamento del regime di scambio sul posto e di semplificazione del regime di ritiro dedicato”, e che quindi probabilmente il pagamento sul conto corrente del ritiro dedicato sarà ogni sei mesi e non più ogni anno.
Staremo a vedere se ARERA ufficializzerà tali delibere anche per i nuovi impianti fotovoltaici oppure se la convenzione cesserà solo per chi ne ha beneficiato finora. Sicuramente nel nuovo anno avremo notizie concrete.
In questo panorama, la drastica riduzione del costo dei sistemi di accumulo favorisce la realizzazione di impianti fotovoltaici dotati di batteria (come quelle a marchio TESLA o SOLAREDGE, di cui noi di iS Energy siamo esperti installatori) capaci di raggiungere anche il 90% di autoconsumo annuale, rendendo di fatto la quota immessa in rete talmente bassa da non creare problemi anche nel caso di passaggio al ritiro dedicato.
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