Fotovoltaico, pompa di calore e autoconsumo
Il grafico sotto riportato, analizza i consumi della nostra sede (in rosso) e li confronta con la produzione del nostro impianto fotovoltaico SUNPOWER – SOLAREDGE da 8,5 kWp (in verde).
Siamo al 14 gennaio 2019 con una temperatura non troppo fredda (circa 8°C esterni) ed una giornata di sole con cielo terso. La curva di produzione fotovoltaica ha il classico andamento “a campana” tipico delle giornate limpide con sole e senza nuvole: parte circa alle 08:00 del mattino e termina circa alle 16:30 della sera.
Analizziamo bene le curve:
1) CONSUMI (curva ROSSA): circa alle 07:00 del mattino c’è un’impennata di prelievo da ENEL, infatti parte la pompa di calore per scaldare gli uffici. Passano le ore, il sole si alza nel cielo, scalda l’aria e scalda anche l’unità esterna della pompa di calore che è rivolta a SUD, pertanto il consumo della stessa cala. Abbiamo un vuota che rappresenta la pausa pranzo e pi una ripresa dei consumi fino a circa le 19:30 quando chiudiamo gli uffici. Di notte abbiamo un consumo “flat” fino a circa mezzanotte (dovuto alle luci delle insegne) e poi ancora un consumo “flat” fino al mattino;
2) PRODUZIONE (curva VERDE): si intravede solo un pezzetto di curva verde perchè tutta la produzione è in autoconsumo (curva azzurra). Solo in pausa pranzo, spegnendo le pompe di calore, abbiamo prodotto energia elettrica senza auto consumarla, quindi immettendo in rete (energia che sarà contabilizzata all’interno dei rimborsi previsti dalla convenzione di scambio sul posto con il GSE);
3) AUTOCONSUMO (curva AZZURRA): il 97% dell’energia fotovoltaica prodotta il 14/01/2019 è stata auto consumata. Data la dispersione termica elevata dei nostri uffici (siamo in un capannone adattato sostanzialmente) il produzione fotovoltaica ha coperto solo il 28% dei consumi (vedi i due riquadri al di sopra del grafico).
Sembrerebbe che il nostro impianto fotovoltaico SUNPOWER-SOLAREDGE da 8,5 kWp sia piccolo per i nostri consumi. In realtà, gli impianti fotovoltaici vanno progettati e dimensionati sull’arco dell’anno solare.
Guardiamo il grafico seguente:
E’ una giornata di produzione di AGOSTO 2018: come si nota, la campana di produzione è molto più ampia di quella precedente ed i consumi sono minori (gli uffici sono climatizzati, ma il consumo della pompa di calore è inferiore in estate rispetto all’inverno). La parte in verde rappresenta l’energia ceduta in rete. Pertanto l’autoconsumo si è dimezzato (48% rispetto al 98% invernale) e l’immissione in rete è aumentata (dal 3% invernale, ora abbiamo 52% di energia immessa).
Il primo anno di esercizio della IS ENERGY, abbiamo speso circa 3500 Euro di energia elettrica, per le seguenti voci di consumo:
1) Riscaldamento invernale
2) Raffrescamento estivo
3) Illuminazione e consumi elettrici vari
Nel ciclo di produzione annuale, riusciamo quindi a gestire la nostra sede in modalità “GAS FREE” e con l’installazione dell’impianto fotovoltaico abbiamo ottenuto un risparmio di energia elettrica di circa il 70% (circa il 40% di risparmio immediato e circa il 30% di scambio sul posto con il GSE).
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico degli assorbimenti elettrici, è importante valutare bene i kW elettrici necessari alla pompa di calore durante le fasi più fredde dell’inverno in relazione ai seguenti parametri:
1) Potenza disponibile in prelievo (lato ENEL)
2) Potenza disponibile dal fotovoltaico (durante il giorno)
3) Potenza disponibile dall’accumulo (durante la notte o quando il fotovoltaico da poca produzione
4) La capacità e la predisposizione del cliente nel gestire le “contemporaneità” dei propri consumi elettrici
Riguardo al primo punto, suggeriamo la lettura della GUIDA AL CONTATORE MONOFASE ENEL dove all’interno troviamo la seguente spiegazione rapida:
Quindi, abbiamo a disposizione il 33% di “EXTRA POTENZA” in prelievo per ben 3 ore.
Significa che su una fornitura di 6 kW in prelievo, posso prelevare 8 kW continuativamente per 3 ore.
Facendo lavorare la pompa di calore durante il giorno, agli 8 kW suddetti, si aggiungono i kW prodotti dall’impianto fotovoltaico, mentre di notte è possibile sfruttare l’accumulo per i picchi (da verificare caso per caso).
Pertanto, un buon progetto del sistema Pompa di Calore, non può prescindere dalla valutazione elettrica: la nostra competenza in materia ci permette di progettare e realizzare sistemi integrati e di garantire al cliente il comfort che si aspetta.
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