LO STATO DI FATTO
Il fabbricato, situato nel comune di Poirino, è un edificio del 2000 caratterizzato da pareti perimetrali composte da due strati di mattoni forati con intercapedine d’aria e uno strato di 40 mm di lana di rocca, e un controsoffitto caratterizzato da un sottile strato di lana di roccia usurata. Il sistema di riscaldamento è composto da due caldaie a condensazione a gasolio e pavimenti radianti.
Allo stato di fatto l’edificio presentava DIVERSI PROBLEMI, tra i quali:
– presenza di muffe sulle pareti;
– discomfort termico dovuto all’assenza di coibentazione dell’involucro;
– mal funzionamento dell’impianto di riscaldamento. In particolare, una delle caldaie era completamente fuori uso;
– ingenti dispersioni termiche.
Nell’ottica della riqualificazione energetica dell’intero fabbricato, è stata svolta una DIAGNOSI ENERGETICA grazie alla quale è stato possibile definire delle strategie e degli INTERVENTI MIGLIORATIVI, trai quali:
– isolamento termico delle pareti perimetrali;
– sistemazione e isolamento del controsoffitto;
– ripristino della gestione elettronica e di funzionalità delle caldaie esistenti
Come si può vedere dal report fotografico, gli interventi effettuati hanno riguardato l’insuflaggio delle pareti, la coibentazione del controsoffitto e la rifunzionalizzazione dell’impianto di riscaldamento.
Un altro aspetto particolare di questo intervento di riqualificazione energetica, riguarda la GESTIONE DEL CANTIERE. La ONLUS infatti, ospita pazienti affetti da patologie tali per cui non era possibile sgombrare interamente l’edificio. Per tanto, le zone dell’edificio sono state liberate un settore per volta man mano che i lavori procedevano.

FOTO DEL FABBRICATO

I PROBLEMI DELL’INVOLUCRO OPACO

  1. coibentazione del controsoffitto non realizzata correttamente ed assente in alcune zone;
  2. presenza di materiale isolante posizionato in modo non corretto all’interno dell’intercapedine.

GLI INTERVENTI MIGLIORATIVI

  1. realizzazione di una nuova pendinatura per il sostegno del controsoffitto e posa di 2 rotoli di lana di vetro Knaufinsulation di spessore pari a 100mm disposti uno sull’altro, per un totale di 200 mm di coibentazione nel controsoffitto;
  2. isolamento della porzione sopra le finestre tramite lana di vetro pressata;
  3. insuflaggio della parete perimetrale con fiocchi di lana Supafil Cavity Wall 003 della Knaufinsulation.

adeguamento normativo e burocratico, come da obbligo di legge, delle due caldaie esistenti. In particolare, grazie al ripristino del sistema di gestione elettronico delle caldaie, queste ultime sono tornate ad essere nuovamente funzionanti, nonostante una delle due fosse completamente fuori uso prima dell’intervento di manutanezione straordinaria.

OBIETTIVI RAGGIUNTI
per verificare la correttezza di esecuzione dell’insuflaggio e della coibentazione delle pareti e della ricalibrazione dei pannelli radianti, sono state effettuate delle misurazioni con la termocamera. Come si può notare dall’immagine a sinistra, il soffitto e la parete sono caratterizzate da temperaure superficiali omogenee, infatti Sp2, Sp3 e Sp5 hanno valori molto simili (circa 24°C). La foto a destra, invece dimostra l’efficienza dei pannelli radianti a seguito dell’intervento di miglioramento del sistema di riscaldamento, la temperatura superficiale(Sp2) infatti è di circa 31°C.

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